E’ un fotomontaggio. Assolutamente si.
Ma quanto sarebbe bello poter dare la notizia che un sindaco, almeno uno in Sicilia, si arma di coraggio e buona volontà, e, bidoni in mano, porta a porta, riempie le vasche da bagno dei messinesi in difficoltà.
Non certo le mega cisterne degli esercenti, che di acqua ne intercettano evidentemente tanta, visto che si sono dotati di mega contenitori e che dichiarano, al limite dello spergiuro, che di autobotti a pagamento “non vi è traccia”.
Insomma l’alcalde Federico Basile, come lo chiamerebbe Zorro, sarebbe bello vederlo affannato e sudaticcio, salire scala per scala proponendo bidoni di acqua “Basile” con tanto di logo del Comune, coniditi di sorrisi sornioni e compiacenti. “Andiamo avanti InsieME”, sarebbe uno slogan che finalmente avrebbe un senso.
E’ un fotomontaggio? Putroppo si. Lo è. Ed eticamente non si dovrebbe fare. Ma Zorro è ironico e, visto che il giornalismo è morto, allora viva l’opinione che ai sensi dell’articolo 21 della Costituzione è tutelata. E non me ne voglia Fede, il sindaco che oggi combatte la battaglia contro chi lo ha convinto a ricoprire una delle poltrone più scomode della Sicilia.
Posizione difficile la sua, che da revisore contabile a direttore generale fino a sindaco il passo è stato…un “fiat”.
Oggi “mani di forbice taglia nastri“, come lo appellano, da “ologramma“, come lo hanno già battezzato, combatte per conquistare un immagine propria spendibile in caso “di guerra”. Perché se il dominus cade, bisogna sempre avere un paracadute pronto.
Basile! Ascolti ZORRO! Impugni i bidoni e mostri di che pasta è fatto! Perchè se qualcuno può essere invitato a distribuire acqua casa per casa è proprio lei, anzi tu (come ci davamo da sempre), che dovresti farlo senza dubbi alcuni.
Un fatto è innegabile. Il rispetto a Messina si è perso. Anche per le più alte cariche della Repubblica. Quindi come può esserci rispetto per la verità, quella che andrebbe raccontata, per filo e per segno ai messinesi che hanno sete di diritto e sincerità?
Di scatti d’orgoglio Messina è assetata. Più che di acqua che ormai è merce rara.